sabato 22 dicembre 2007

Non farti del male!

Vorrei porre alla vostra attenzione la richiesta d'aiuto di una ragazza che ha scritto su un forum di consulenza psicologica on-line.


«Mi suicido se sarò bocciata di nuovo

Salve dottore. Ho disperatamente bisogno di aiuto. Ho 17 anni, sono stata bocciata 2 volte a scuola (in 1° superiore) e quest'anno purtroppo sembra essere un disastro come i due precedenti!

Sono spesso in depressione per cui di assenze a scuola ne faccio tante, e non riesco a fare niente soprattutto studiare. Mi chiudo in me stessa e non esco di casa per giorni e giorni. Sembra che comunque non mi renda mai conto del problema finchè non arrivo alla fine. Mi sento persino consumata dalla depressione che ultimamente non ho più lacrime.

Non ho più parole, pensieri, sono come bloccata. Non riesco ad alzare un dito. E infatti per scrivere questa e-mail ce ne ho messo di tempo! Sono così delusa e imbarazzata per questa situzione che ritengo di non dover più vivere. Io sono una brava ragazza...non so cosa mi succede. Ho voglia di vivere ma non posso.

Manca un giorno alla fine della scuola, mi ritrovo l'ennesimo disastro e i miei geniotori sono convinti che io venga finalmente promossa. L'ho delusi troppe volte. Troppe volte ho deluso la mia famiglia e mi fa troppo male dargli anche questa...E' per loro che non devo più vivere. E' per loro che io vorrei ssere promossa quest'anno! anche solo quest'anno! Non ho il coraggio di guardarli negli occhi. Solo per loro.

Sto malissimo non so come fare. Sto seriamente prendendo in considerazione di togliermi la vita perchè per la mia famiglia farò di tutto! e' la cosa più importante per me! mi aiuti la prego»

Questa richiesta d'aiuto risale a quest'estate ed io spero vivamente che questa ragazza non abbia messo in atto il gesto che stava "seriamente prendendo in considerazione".

Come lei, su questo sito ho trovato altre lettere-richieste simili di persone che chiedono aiuto perchè vogliono togliersi la vita, perchè si sentono falliti, perchè la loro vita non ha senso, perchè niente soddisfa pienamente la loro anima, il loro cuore, la loro persona completa, e come loro chissà quanti altri...

Quanti altri che scrivono "aiuto!non ce la faccio più", che lo gridano forse nel silenzio di una vita monotona e laboriosa o nell'urlo di una vita strampalata stordita da alcol e droga, quanti non trovano il senso della vera vita e per questo hanno l'unico desiderio di togliersi la vita che, secondo loro, non gli appartine più.

Questo blog è nato proprio per dedicarsi a queste persone, persone che vogliono una nuova opportunità, una nuova vita ed è per questo che scrivo, anche oggi, per gridare, a piena voce, che c'è una soluzione, che c'è una via d'uscita!

Prima vi ho riportato la richiesta di questa ragazza, adesso vi riporto un episodio scritto nella Bibbia.


«A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono. Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.

Ma Paolo gli gridò ad alta voce: «Non farti del male, perché siamo tutti qui». Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo fare per essere salvato?» Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia».

Poi annunziarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in casa sua. Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio»
(Atti 16:26-34).

Questa ragazza chiedeva aiuto e pregava "mi aiuti la prego" ma la sua preghiera è rivolta alla persona sbagliata, l'uomo non può salvare l'unico che può salvare è Dio per mezzo di Gesù.

Non farti del male!

Quest'uomo voleva togliersi la vita perchè anche lui aveva fallito, l'avrebbero ucciso perchè non aveva fatto bene il suo lavoro, l'avrebbero ucciso perchè chi faceva il carceriere ai tempi erano o delinquenti o persone della bassa società senza alcun valore, senza alcuna importanza; l'avrebbero ucciso perchè non valeva niente, la sua vita era conosciuta solo da chi era tenuto rinchiuso in quella cella e allora...tanto vale toglliersela prima la vita...

Non farti del male!

Guardate la gioia che porta Gesù nel cuore di quest'uomo, prima desidera la morte, poi chiede aiuto alla persona giusta, cioè Gesù, e poi si rallegra con tutta la sua famiglia perchè aveva creduto in Dio!

Gesù è venuto per darti gioia in abbondanza, ad esuberanza!

Non farti del male!

Anche tu credi in Gesù e sarai salvato, rivolgi a Lui la tua preghiera e non agli uomini, leggi la Bibbia e scoprirai che Gesù ha fatto del bene a tanti che erano falliti, a tanti che erano esclusi, a tanti che non ce la facevano più...

Gesù ha fatto a tutti del bene perche Egli "è venuto nel mondo per salvare i falliti (peccatori) dei quali io sono il primo" (1Tim. 1:15).

Non farti del male!

C'è la via d'uscita, la salvezza è Gesù! "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".

Dio ti Benedica.









sabato 15 dicembre 2007

Cristo ci ama e ci ha liberati


La fede cristiana è sinonimo di amore e solidarietà. Se esiste una frase di Gesù conosciuta dalla stragrande maggioranza delle persone è il comandamento dell’amore: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

Innumerevoli sono gli articoli, i discorsi, i libri che hanno come argomento l’amore, che si deve nutrire e manifestare verso i deboli, gli ultimi ed i nemici.

Tutto questo è possibile soltanto se prima si è sperimentato l’amore di Cristo, del quale è scritto nel Nuovo Testamento: “…Gesù che ci ama e ci ha liberati” (Apocalisse 1:4-6).

Si noti innanzitutto che il verbo amare è coniugato al presente, per rimarcare la continuità dell’amore del Salvatore verso gli uomini.

L’amore di Cristo è immutabile

L’amore di Cristo non si affievolisce, anzi, muove la Sua mano a favore degli uomini. Cristo ha accettato la morte sulla croce perché arde d’amore divino: “…Cristo ha amato la Chiesa e ha dato Sé stesso per Lei…” (Efesini 5:25). Tale amore oggi rimane inalterato.

Muta, invece, la nostra percezione dell’amore di Cristo, pensieri insensati, alle volte, attraversano velocemente al mente, lasciando dietro di loro, come frecce infuocate, una pericolosa scia di disincanto che, venendo a contatto con la legna secca dell’incredulità, scatena un pericoloso incendio. “Dio non ti ama”, è una di queste micidiali frecce diaboliche. Nella Bibbia

Dio stesso afferma: “Sì, Io t’amo d’un amore eterno” (Geremia 31:3). Cacciamo via, perciò, ogni dubbio ed insinuazione: “Anche se le madri dimenticassero, non Io dimenticherò te. Ecco, Io ti ho scolpita sulle palme delle Mie mani” (Isaia 49:15,16).

La liberazione di Cristo è inalterabile

L’opera che Cristo ha compiuto è perfetta ed universale, non ha bisogno di alcun ritocco. Cristo “ci ha liberati”, secondo un’altra versione della Bibbia “ci ha sciolti”.

Lo stato di peccato è la più crudele fra le prigionie, perché priva della libertà spirituale: “…e liberasse tutti quelli che per il timore della morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitù” (Ebrei 2:15). Inoltre, lo stato di peccato è prigionia perché accerta la coscienza del giudizio divino: “Gesù ci libera dall’ira avvenire” (1Tessalonicesi 1:10).

Le porte della prigione dell’anima sono di rame, definitivamente chiuse, senza cardini. Dall’esterno qualcuno ogni tanto bussa, suggerendo l’evasione ma è incapace di offrire la liberazione: le ideologie, l’impegno sociale o, molto più semplicemente, il disimpegno.

La maggioranza degli uomini non riflette sul proprio stato e, soprattutto, non conosce il dono di Dio. Vivere fingendo, adattarsi alla propria condizione, magari immaginando che tutto un giorno cambierà, non è certo una soluzione.

Cristo “ci ha liberati dai nostri peccato con il Suo sangue”. La differenza sostanziale che corre fra l’evasione e la liberazione è che la prima, a differenza della seconda, è illegale. Cristo è morto al posto del peccatore, Egli ha acquistato la libertà dell’uomo, attraverso il pagamento di un prezzo, perché: “…ha dato Sé stesso come prezzo di riscatto per tutti” (1Timoteo 2:6)

La redenzione di Cristo è inalienabile

Nessuno ci potrà derubare della Grazia perché: “Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del Suo amato Figlio. In Lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di Lui, per mezzo della Sua morte, per farvi comparire davanti a Sé santi, senza difetto e irreprensibili, se appunto perseverate nella fede” (Colossesi 1:13, 14, 22, 23).

Ogni uomo può dimorare in piena serenità nella Grazia, poiché l’opera del Salvatore non è stata debole ed è senza pentimento.
Tratto da un volantino evangelistico Adi-Media

lunedì 10 dicembre 2007

Il natale alla luce della Parola di Dio

GESÙ NON NACQUE IL 25 DICEMBRE

La venuta al mondo di Cristo Gesù é stata la realizzazione delle promesse fatte da Dio nell'Antico Testamento (Genesi 3:15; Isaia 7:14; 9:5,6). La Bibbia ci informa che il Figlio di Dio si è fatto carne (Luca 1:35) ed ha abitato un tempo fra gli uomini (Giovanni 1:1-5,14), ma gli uomini non lo hanno ricevuto (Luca 2:7; Giovanni 1:11).

La nascita di Gesù non é dunque una festa gratuita ma gloria spirituale e giubilo per la meravigliosa grazia (Luca 2:14), una gioia che conduce alla riflessione all'adorazione (Matteo 2:11) e che spinge all'evangelizzazione (Luca 2:20).

Ma il Signore Gesù non può essere nato il 25 Dicembre. Non esiste alcun riferimento biblico che indichi questa data e nella Parola di Dio non è menzionato né il mese, né il giorno della nascita del Salvatore.

Non viene neppure dagli Apostoli che furono istruiti personalmente da Gesù Cristo, che invece istituì il battesimo in acqua per immersione come parte integrante della salvezza e la Santa Cena per ricordare il Suo sacrificio.

Gli apostoli oltre che insegnare questo, parlarono della resurrezione di Gesù e del Suo ritorno ma mai della sua nascita, anzi, implicitamente e logicamente la narrazione dei Vangeli esclude la possibilità che Gesù sia nato d'inverno per le seguenti ragioni:

A. La fredda atmosfera delle notti di Dicembre in una situazione elevata come quella di Betlemme. In quella regione della Palestina, in Dicembre, la temperatura media notturna è di circa 7°C.

B. I mesi da Dicembre a Febbraio sono periodi piovosi durante i quali talvolta cade anche la neve.

C. In Giudea i pastori non più tardi del 15 Ottobre riportano il loro gregge al riparo per proteggerlo dal freddo, dalla pioggia e dalla neve. Nei Vangeli, invece, si legge che la notte in cui ebbero l'annuncio della nascita del Salvatore, stavano facendo la guardia al gregge all'aperto (Luca 2:8).

Infatti: "Era una antica usanza, tra i giudei di quei giorni, di condurre i loro greggi all'aperto, nei campi, intorno alla Pasqua (all'inizio della primavera) per poi condurli a casa all'inizio delle prime piogge" (Adam Clarke Commentary, New York, Vol.5, pag. 370). Anche la Bibbia prova che l'inverno è una stagione molto piovosa (C.d.C. 2:11; Esdra 10:9-13).

È anche importante ricordare che i genitori di Gesù erano andati a Betlemme, perché l'imperatore Romano Cesare Augusto aveva deciso il censimento di tutto l'impero Romano e Dicembre come mese, non sarebbe stato felice per incoraggiare i sudditi spesso ribelli, ad ubbidire (Luca 2:3-7).

Nei Vangeli non si parla della presenza di nessun bue o asino nella stalla che riscaldarono Gesù nella fredda notte di Natale (Luca 2:1-7). Di contro i Vangeli ci presentano Gesù, il Signore della gloria fattosi povero per noi. Che differenza fra il Natale dei nostri giorni ed il Natale dei Vangeli.All'ostentazione, alla ricchezza e al consumo del nostro tempo, si contrappone la semplicità dei Magi; il consumismo dei nostri giorni è in antitesi con il Cristo che si è fatto povero (2Corinzi 8:9).

Infine anche i Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù. Origene affermò questa verità: "Nelle Scritture non si narra di nessuno che osservasse una festa o che tenesse un gran banchetto in occasione del proprio compleanno".

Noi Cristiani Evangelici non riconosciamo questa festività perché non esiste alcun riferimento biblico alla data del 25 Dicembre. Dunque, la tradizione del Natale non proviene dalla Bibbia. Del resto i vangeli parlano di Gesù solo come Salvatore (Luca 2:11).

Se per Dio era così importante comunicare il giorno della nascita di Gesù, lo avrebbe fatto in modo esplicito esattamente come aveva fatto per la pasqua (Esodo 12:1-3,14). L'uomo dunque e non Dio ha imposto per tradizione l'osservanza di questo giorno (Marco 7:8).

Lo Spirito Santo ci rivela nella Scrittura ciò che é davvero importante per l'uomo peccatore e cioè: "La morte di Gesù e la Sua resurrezione" (Giovanni 3:16;Romani 10:9,10).

Obiettivamente e coerentemente con la Parola di Dio non possiamo accettare le tradizioni umane, in quanto desideriamo restare saldi nella fede (Giuda 1:3). Poiché siamo il tempio dello Spirito Santo, non ci contamineremo con questo mondo e non resteremo inglobati nella confusione di questo mondo (Isaia 48:20).

Chi partecipa alle opere infruttuose delle tenebre, corre frettolosamente al male (Proverbi 6:16:18). La salvezza del credente è per la fede non nella tradizione degli uomini, ma nel sacrificio di Cristo Gesù (1Pietro 1:18,19).

Tratto da Cristianievangelici.com

sabato 8 dicembre 2007

Che cos'è la Bibbia?

LA BIBBIA: cos’è, come leggerla

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio” (2Timoteo 3:16)

Se possiedi una Bibbia, possiedi un tesoro inestimabile. È la Parola di Dio. Una parola scritta per te, come se fosseuna lettera che Dio ti indirizza personalmente. Leggila con attenzione.

Nella Bibbia ogni uomo trova se stesso ed impara a conoscersi; trova il vero Dio, e viene a sapere della Sua perfettagiustizia e del Suo amore infinito manifestato nel dono del Suo Figlio Gesù Cristo.

La Bibbia parla del bene e del male, del cielo e della terra; parla della vita, della morte e di quello che c’è dopo lamorte; del paradiso e dell’inferno, dicendo solo e sempre la verità.Ad ogni uomo la Bibbia indica il modo per ottenere la vera pace e la felicità presente ed eterna.

Ma come leggerla? Con quali sentimenti? Con che metodo? Incominciando da dove? E cosa fare se tante cose non sicapiscono? Col sincero desiderio di aiutarti, ci permettiamo di darti qualche consiglio.

Un cuore ben disposto ed una vera umiltà. Questa è la cosa più importante. Dio, infatti, si rivela solo agli umili, che il Signore Gesù definì “i piccoli” quando disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti,e le hai rivelate ai piccoli” (Matteo 11:25).

Non leggerla con uno spirito di critica, come per vedere se concorda con le tue idee o se ti piace, ma con uno spiritodisposto ad accettare i grandi pensieri di Dio con tutta semplicità.

Leggila con amore, perché Dio è degno di amore, e ama le Sue creature. ChiediGli d’aiutarti ad entrare nel dominiosconfinato dei Suoi pensieri, in questa miniera inesauribile di benedizioni che è la Parola di Dio. Non sarai deluso!

La Bibbia: cos’è?

La Bibbia è una raccolta di libri scritti da ben 45 autori ed è suddivisa in due parti: l’Antico Testamento ed il NuovoTestamento.

L’Antico Testamento contiene tutta la rivelazione di Dio data ad Israele, popolo da Lui scelto perché la custodisse. Ècomposto da 39 libri (scritti fra il 1400 ed il 400 avanti Cristo): vi troviamo il racconto della creazione e del primopeccato dell’uomo e della donna; la storia dei patriarchi e quella di tutto il popolo di Israele che dimostra la totaleincapacità dell’uomo ad ubbidire ai comandamenti di Dio.

Il Nuovo Testamento, composto da 27 libri (scritti nel 1° secolo dopo Cristo) è il completamento di tutta larivelazione di Dio. Non esistono altre rivelazioni al di fuori della Bibbia; chi pretende di averne delle nuove,certamente non è ispirato da Dio.

Da dove cominciare a leggerla?

È dal Nuovo Testamento che ti consigliamo di iniziare la lettura. Esso ci parla di Gesù Cristo, che è “Dio manifestato in carne”, venuto a morire in croce per salvare l’uomo peccatore.

È il grande mistero dell’amore di Dio! Chi riceve Gesù Cristo nel suo cuore, con fede, ottiene il perdono di Dio e lavita eterna, dopo la morte del corpo; una salvezza “per grazia”, gratuita, non meritata, che dà al credente la verapace, la vera libertà ed una felicità che le cose del mondo non possono dare.

Il Nuovo Testamento inizia con i 4 Vangeli (di Matteo, Marco, Luca e Giovanni). Incomincia da quello di Giovanni, nelquale più facilmente si riesce a vedere il piano di salvezza di Dio (che è poi approfonditamente spiegato nelle Letteredegli Apostoli che seguono i Vangeli).

Quando avrai letto e capito il Nuovo Testamento, allora sarai in grado di comprendere l’Antico Testamento.

E se non si capisce qualcosa?

È normale che nelle prime letture tante cose risultino difficili da capire. Non ti fermare per questo. Le cose essenzialile comprenderai subito perché Dio le presenta semplicemente; sono come il latte per il neonato: nutriente e facilmentedigeribile. Poi ci sarà una crescita, ed allora anche il cibo solido sarà via via assimilato.

L’Apocalisse, per esempio, l’ultimo libro del Nuovo Testamento, ti sembrerà complicato e forse ti spaventerà, perché èun libro che tratta dei prossimi castighi di Dio; è una “profezia” con tanti richiami ai libri profetici dell’AnticoTestamento.

Ci vorrà qualche tempo per capire bene la profezia, ma sappi che “nessuna profezia della Scritturaproviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uominihanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (2Pietro 1:20, 21).

La Parola del Signore è così ricca e profonda che più la si legge e la si medita, più ci si accorge che c’è ancora tanto dascoprire. Non si finisce mai di trarne insegnamenti, anche dopo anni e anni di lettura. Essa è perfetta ed infinitacome Colui che l’ha data.

Il Signore Gesù fa una promessa molto incoraggiante: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Matteo 7:7).

Solo lo Spirito di Dio rivela le cose di Dio. Chiedi al Signore di darti il Suo aiuto, e contaci, perché il Signore è fedele alle Sue promesse.

Tratto da un volantino evangelistico
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